Antelitteram Antologia Antelitteram Antologia


 

Home| Argonauta

Italo Svevo

1861 - Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz (lo pseudonimo congiungeva l’italianità del suo sentire e il germanismo della sua educazione) nasce a Trieste da famiglia ebrea di origine tedesca. Il nonno si era trasferito a Trieste come impiegato austriaco, mentre il padre era un commerciante la cui impresa fallì nel 1884.

1874-1878 Ettore e i fratelli Adolfo ed Elio sono mandati a studiare in un collegio in Baviera. E' qui che lo scrittore compie le prime importanti letture (soprattutto i classici tedeschi). In seguito studia nell’Istituto commerciale Rotella.

1880 - In conseguenza del fallimento del padre, dopo ricerche infruttuose, Svevo trova lavoro in una filiale presso la Banca Union di Vienna, come corrispondente in tedesco.

1886 – Dopo tre anni di agonia muore di nefrite il fratello Elio. Per Ettore è una tragedia poiché oltre che al fratello prediletto egli perdeva il confidente dei suoi sogni letterari, colui che aveva creduto nel suo destino di scrittore, quello in cui si rispecchiava, quello che non sarà mai più sostituito da alcuno. (L.Veneziani)

1890 - Compare nel giornale irredentista triestino “L’Indipendente” il racconto L’assassino di via Belpoggio. Sempre in questo anno inizia l’amicizia con il pittore Umberto Veruda. La loro intesa spirituale durerà per quattordici anni (nel 1904 il pittore morirà a trentasei anni e questa morte segnerà profondamente la vita dello scrittore).

1892 – E’ pubblicato Una vita, il romanzo però ha scarso successo. Questo è anche l’hanno in cui muore il padre e in cui lo scrittore intrattiene una relazione con Giuseppina Zergol (alcuni tratti della ragazza si troveranno poi in Senilità nel personaggio di Angiolina).

1897 - Viene pubblicato a puntate sull’Indipendente” Senilità, che è ignorata dalla critica.

1898 – Sposa Lidia Veneziani con rito cattolico (Svevo è costretto a battezzarsi e ad abiurare formalmente la religione ebraica.

1893 – Lascia la banca ed entra nella ditta del suocero che produce vernici antiruggine sottomarine. Nonostante la sua apparente rinuncia alla letteratura, lo scrittore continua a lavorare saltuariamente a progetti narrativi e teatrali e produce in quantità note di diario e appunti di vario tipo.

1905 – Svevo incontra James Joyce, che in qualità d’Insegnante della Berlitz School di Trieste, gli dà lezioni d’inglese. L’amicizia con lo scrittore irlandese non cesserà più.

1908-1910 – Viene a conoscenza delle teorie di Freud. L’occasione per cui Svevo si avvicina alle teorie freudiane è la cura psicanalitica che il cognato Bruno Veneziani affronta a Vienna proprio con Freud in persona (il cognato dopo due anni di cura fu dichiarato inguaribile)

1919 – Svevo ritorna all’attività letteraria (in realtà mai interrotta), grazie anche alla forzata inattività degli anni della guerra (in questo periodo la ditta del suocero come conseguenza a un decreto austriaco, aveva dovuto chiudere e trasferirsi all’estero).

1923 – E’ pubblicata La Coscienza di Zeno, il capolavoro letterario di Svevo. Da questo periodo in poi, inizia per lo scrittore triestino la sua rivalutazione critica dopo che i due precedenti romanzi erano passati inosservati, grazie soprattutto all’opera di proselitismo di Joyce, trasferitosi a Parigi, il quale pone all’attenzione dei critici francesi Valéry Larbaud e Benjamin Crémieux, il romanzo di Svevo e grazie anche alla critica positiva di Montale (ricordiamo l’articolo un Omaggio a Italo Svevo del poeta italiano uscito sulla rivista “L’esame nel 1925).

1926 – Riconoscimento della critica francese – Nel febbraio del 1926 usciva sulla rivista “Le navire d’argent” il saggio di Cémieus e una traduzione del primo capitolo della Coscienza di Zeno e di passi di Senilità. Da questo momento in poi, grazie anche alla spinta montaliana, fu l’inizio della rivalutazione dell’opera dello scrittore triestino che successivamente sarà sostenuta dagli scrittori legati alla rivista “Solaria”.

1928 - Svevo muore in ospedale dopo un incidente stradale avvenuto a Motta di Livenza vicino Trieste.


Opere

Una vita (1892)
Senilità (1898)
La coscienza di Zeno (1922)

Postume

Corto viaggio sentimentale (1949)
Saggi e pagine sparse (1954)
Epistolario (1966)
Carteggio (1978, lettere a Joyce e Montale e altre persone)


N.d.R La presente cronologia è stata compilata tendendo conto anche della biografia della moglie Livia Veneziani, Vita di mio marito con Altri inediti di Italo Svevo nuova edizione a cura di Anit Pittoni, nuova collana Edizioni dello Zibaldone Trieste 1958.


Siti

http://www.liberliber.it/libri/s/svevo/

 

   

         

© Antelitteram